NOME: Re Yammer
PROFESSIONE: Giudica le anime defunte
RESIDENZA: Castello di Re Yammer
È un grosso omone che si occupa di smistare le
anime dei defunti alla loro destinazione. Ha il controllo sul regno dei morti. Nel
crearlo Toriyama si è ispirato alla divinità buddista ononima il cui
nome in cinese è pronunciato Yen-lo-wang (il Re Yen-lo) e derivata
dal dio induista Yama, che come il personaggio ha il compito di smistare
le anime dei morti fra inferno e paradiso oltre ad averne ripreso l'aspetto
fisico di un gigante con la barba. Nei 100 mila anni precedenti all'inizio
della narrazione, egli fu l'unico in grado di raggiungere la dimora di Re Kaio. Divenne la massima autorità degli inferi, il cui compito è quello di
giudicare i defunti per deciderne la destinazione fra inferno e paradiso. La
sua prima apparizione avviene dopo la morte di Goku, sacrificatosi per
uccidere il fratello Radish, il quale venne sconfitto e mandato negli
inferi dalla divinità. Permette al Sayan di percorrere la strada del serpentone, rifiutando però qualunque responsabilità nel caso quest'ultimo
fosse caduto negli inferi. Riappare quando informa Goku del fatto che Gohan è
ancora vivo, poi gli rivela di aver mandato Darbula in paradiso, in
quanto all'inferno si sarebbe sentito a casa. Successivamente restituisce a Vegeta il
suo corpo, così da rimandarlo sulla Terra per soccorrere Gohan. Infine
riappare durante lo scontro fra Goku e Majinbu, al quale assiste grazie ad
un televisore gigante, incitando il Saiyan a schiacciare il mostro con la energia
sferica. Ricompare anche in Dragon Ball GT dove all'inizio rifiuta a
Junior di raggiungere il regno degli inferi per aiutare Goku rinchiuso
laggiù, però poi ce lo manda perché inizia a fare danni. Appare per l'ultima
volta quando si lamenta che tutte le anime ritornate in vita vengano subito
uccise, procurandogli più ore di lavoro.